La Natività 2016 proposta dagli “Amici del Presepio” di Santa Lucia di Piave ritorna in una delle località più
antiche ed importanti del paese: ”Ai Portici” già ”Alle Casarine” come cita lo storico Innocente Soligon nella sua
mirabile opera ”Le Gravi Mobili”. In una precedente edizione la stessa zona era stata configurata nei primi decenni del Novecento, in
questa è nell'epoca risorgimentale. È un ritorno trionfale, evidenziato da una riproduzione in una scala ottimale che permette al
visitatore di cogliere l'esatta prospettiva dell'incrocio fra le attuali Via Mazzini e Via Crispi, con il porticato sulla sinistra, l'arco in centro
e la casa attigua sulla destra. Dall'arco ora diventato Monumento alla Liberazione dagli invasori austro-tedeschi 1918, lo sguardo può volgere
sino alla proprietà Curtolo nei pressi della contrada ”Due Ponti” sita all'incrocio fra le attuali Via Crispi e Via Garibaldi.
Si possono notare sulla sinistra l'antica e leggendaria ”Osteria al Cavallino” e la casa colonica dei Conti Ancilotto che ospita
l'associazione ”Federcaccia”. Sulla destra sono in rilievo la vecchia Farmacia e casa Zanin mentre giustamente rimane escluso dalla
vista Palazzo Ancilotto, la cui struttura è leggermente meno prospicente alla strada. In primo piano nel porticato campeggia la Sacra Natalità
nei pressi dell'”Osteria alle Torreselle” che nel tempo è rimasta gloriosamente, pur cambiando a volte nome ma comunque mantenendo
il suo ruolo significativo di accogliente ristoro. Minuziosi e fedeli come sempre, sono quei particolari all'interno delle abitazioni del porticato e
dell'abitazione attigua all'arco. Assieme ai somari e ai greggi di pecore si affiancano le capre il cui allevamento in loco è documentato. Non
possono mancare gli animali da cortile che rendevano e rendono più o meno ricca la tavola dei santalucesi di allora come di adesso. Tra le luci
che magnificamente illuminano le varie fasi della giornata, spunta un'emozionante visione Angelica al di sopra della Natalità e delicatamente
risuona la musica del tempo. Si possono sentire anche il cinguettio d'un uccellino e l'abbaiare dei cani fedeli compagni di vita di quei bimbi a volte
giocosi e a volte impegnati in lavori più grandi di loro. È questa l'immagine più essenziale e veritiera di quella Santa Lucia di
Piave di circa centocinquanta anni fa, ove l'arrivo del NATALE era una vera FESTA e rappresentava la voglia di unirsi assieme pregando quel Gesù
Bambino portatore della ”Buona Novella”. Un esempio per i nostri giorni così privi di quell'umana semplicità che faccia
apprezzare con gioia quel poco che allora la vita poteva dare.
“Gli Amici del Presepio”
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