La Sacrale Natalità 2017, proposta dagli “Amici del Presepio” di Santa Lucia di Piave, rimane ove era nella precedente
raffigurazione: presso la località “Ai Portici” anticamente conosciuta come “Alle Casarine”, all'incrocio fra
le attuali Via Crispi e Mazzini.
I maestri presepisti santalucesi hanno voluto quest'anno rendere omaggio al ventennale di costituzione di una benemerita ed importante
associazione del paese: “L'Antica Fiera”. Questa associazione che nell'annuale rievocazione storica di novembre, ripropone
gli usi e costumi locali in epoca risalente al 1300 circa, ha fatto della verosimilità il suo punto di forza, lasciando nessun
particolare al caso e ricercando fonti storiche attendibili con certosino impegno, proprio come gli “Amici del Presepio”, fanno
da diversi decenni. E allora in un immaginario bellissimo, ecco arrivare dal “Guado di Lovadina”, l'unica percorribilità
esistente per chi arrivava dalla Destra Piave, i mercanti di quel tempo: il tessitore con la canapa grezza, il mercante veneziano con
l'elaborato ed artistico broccato, la bottega del pane unto ristoratore dei poveri e a fianco per la festa, il Pan Dolce ei bussolà,
buzhoeà nel dialetto che si parla a Santa Lucia di Piave. Infine la bottega dell'erbarium, per curare e lenire le malattie e per cucinare i
piatti del tempo, ancora privi degli ingredienti che Cristoforo Colombo porterà dal nuovo mondo due-tre secoli dopo.
La Natività posta fra gli archi dell'antica “Osteria alle Torreselle”, risplende come sempre, come la miriade di
statuine di uomini ed animali a fare da contorno. Sopra ad Ella, le mura e le due torri di “Palazzon Grando” a dominare e a controllare
la splendida scena della “Sacrale Natalità 2017”. Come sempre non mancano effetti speciali ad illuminare e tonificare il tutto.
Direi come di consueto, una grandiosa rappresentazione dell'identità Cristiana, che vuole augurare a tutti, veramente a tutti...
“Gli Amici del Presepio”
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